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Nasce EuVite, un’associazione di cinque aziende vitivinicole calabresi d’eccellenza che si propone di far scoprire le ricchezze enogastronomiche e turistiche della Calabria in Italia e all’estero. 

I vini della Calabria si aprono al mondo

«La Calabria non ha ancora trovato la considerazione che merita come regione enologica», sostiene Nicodemo Librandi, presidente di EuVite, l’associazione calabrese costituita dalle cantine Librandi, Malaspina, Poderi Marini, Serracavallo e Statti per dare vita a una serie di iniziative, organizzate in partnership con le Edizioni L’Informatore Agrario, per sviluppare attività di informazione e comunicazione volte ad ampliare la cultura del vino calabrese. «Se oggi non siamo presenti in diversi mercati è perché questo territorio non è percepito a vocazione vitivinicola – prosegue – e tutto il nostro impegno futuro sarà volto a scardinare questo pregiudizio infondato».

Ricerca e territorio

Un grande lavoro di ricerca è stato svolto negli ultimi vent’anni sui vitigni autoctoni e in particolare Gaglioppo, Magliocco, Greco Bianco e Mantonico, che hanno rivelato una grande potenzialità e l’alta qualità raggiunta dai prodotti del territorio. Un educational tour organizzato fra Lamezia Terme, nella cantina di Statti, e Cirò Marina, sede della Librandi, ha presentato alla stampa italiana e straniera i numeri e le potenzialità espressive dei vini calabresi a partire dai frutti dell’intensa attività di studio e sperimentazione.

Genetica e tradizione

«La Calabria è una ‘terra d’uve’ ricchissima di genotipi diversi», ha spiegato Anna Schneider, ricercatrice del Cnr di Torino, parlando alla conferenza stampa che ha visto la presenza di un folto gruppo di giornalisti. «Ne danno la misura i numeri: sono stati recuperati 300 vitigni da cui sono stati individuati e descritti ben 120 diversi genotipi, una trentina dei quali sono stati identificati con certezza grazie all’analisi del Dna».

Nuovi modelli associativi

EuVite vuole costruire anche un modello di marketing e soprattutto di aggregazione tra comparto vitivinicolo, agricolo, enogastronomico e turistico, per unire piccole e grandi realtà qualitativamente importanti, mantenendone le peculiarità. Una strada obbligata oggi per far emergere le eccellenze calabresi nel mondo. Il successo mediatico ottenuto da EuVite è stato raggiunto soprattutto con la capacità di fare rete superando gli individualismi: l’aggregazione dovrà essere il vero motore dell’economia italiana.

Punto di riferimento

EuVite sta diventando anche il caso di riferimento per valorizzare le eccellenze enologiche regionali che puntano sul territorio: anche la Basilicata sta mettendo in moto lo sviluppo della propria filiera vitivinicola e ha indicato nell’associazione calabrese il modello che porta al successo.

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