‘A lezione di sostenibilità’, l’iniziativa di cui lo chef Raffaele Mancini è ambassador, è un progetto di comunicazione che coinvolge gli attori nel mondo della ristorazione (e non solo) e promuove un messaggio più che mai attuale: non sprecare e cucinare in maniera sostenibile. 

Lezioni di sostenibilità con chef Mancini

Si può essere gourmet e sostenibili allo stesso tempo. È questo il messaggio che lo chef Raffaele Mancini ha divulgato durante il suo ultimo showcooking, realizzando due ricette con ingredienti di recupero.

Si aggira attorno ai 31 kg pro capite il peso del cibo che è stato sprecato in Italia nel 2022, l’equivalente di almeno una settimana di pasti per un adulto. È una cifra che dovrebbe spaventare, o quanto meno fare riflettere, considerato che la povertà alimentare, nel nostro Paese, è in continuo aumento, così come il numero di italiani che si sono messi in fila per ricevere un pasto presso l’Opera San Francesco.

Fortunatamente, negli ultimi anni sono nate diverse iniziative per combattere lo spreco alimentare, come per esempio Too Good To Go, che permette ai venditori di mettere in sconto il cibo invenduto, o la Fondazione Banco Alimentare Onlus, che raccoglie prodotti alimentari e li ridistribuisce gratuitamente.

Il tema del recupero e della sostenibilità è anche caro a molti chef, che insegnano che non si butta via niente e che tutto, in cucina, può avere una seconda vita. 

La cosa giusta in cucina

Uno fra loro è Raffaele Mancini, ambassador del progetto ‘A Lezione di Sostenibilità’ dove, attraverso un evento di show cooking, ha realizzato due ricette con ingredienti di recupero, per dimostrare l’importanza del riciclo e della sostenibilità in cucina. 

Mancini, che si è formato sia in Italia che all’estero, unisce l’amore per la cucina mediterranea a una ricerca costante di innovazione e all’uso di prodotti stagionali ed erbe officinali e germogli.

Non solo è promotore della sostenibilità in cucina, ma è attivo anche nel sociale e ha guidato la brigata del Ristorante 28 Posti, composta principalmente da detenuti del carcere di Bollate.

Oltre a fornire una dimostrazione concreta e creativa di come riutilizzare i tipici avanzi del Natale, come scarti di pandoro e panettone, durante l’evento, che si è tenuto presso lo spazio Cucina In, Mancini ha spiegato come alleggerire la propria impronta ecologica in cucina, utilizzando per esempio ingredienti di stagione, scegliendo il km zero e prodotti con packaging riciclabile, ma anche come ridurre al minimo o eliminare lo spreco alimentare.

La sua lezione si rivolge a tutti, specialmente agli addetti ai lavori, come chi si sta formando per diventare uno chef, perché i due aspetti, quello della cucina e della sostenibilità, non possono che andare a braccetto: “Non fondere la cultura della cucina con quella della sostenibilità del benessere alimentare significa avere un approccio sbagliato all’insegnamento, che invece deve tenere conto di questi valori”, ha dichiarato Mancini che, in quanto ambassador, è impegnato in prima linea. 

Obiettivi educativi

Obiettivo dell’iniziativa? Educare le principali scuole di cucina amatoriali e professionali a diffondere l’importanza di una vita ecosostenibile in cucina che, durante gli showcooking, assume un valore al pari delle tecniche, degli ingredienti e dei tempi di cottura.

A chi decide di aderire si richiede senza impegno di sottoscrivere al Manifesto, dove si possono condividere valori e best practices, dopo di che si può diventare ambasciatori del progetto e ideare ricette che rispettino i valori di sostenibilità, per poi condividerle sul sito www.alezionedisostenibilita.it e renderle fruibili a tutti.

Finora sono circa un centinaio le scuole, le academy di aziende e gli chef che hanno deciso di promuovere la cultura della sostenibilità e si impegnano a divulgare metodologia e procedure sostenibili ai fornelli. Oltre che alla diffusione di consapevolezza, chi aderisce diventa parte di una rete di stakeholder, dai produttori ai fornitori, tutti impegnati nel tema della sostenibilità e attivi nella diffusione di consigli e tecniche per essere più attenti all’ambiente e al non sprecare.

Come per molti trend e movimenti gastronomici, che partono dalle cucine degli chef per venire accolti anche dal resto della società, la speranza è quella che, ponendo maggior attenzione su questi temi, si riesca a sensibilizzare le persone sul tema delicato e attuale che è la sostenibilità alimentare. 

 

 

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Foto Ufficio Stampa