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Dal 16 aprile, l’Istituto Culturale Coreano metterà online sul suo canale You Tube una scuola di kimchi, Patrimonio Immateriale dell’Unesco, non solo nella versione tradizionale con il cavolo, ma usato anche in ricette tipiche italiane come arancini e calamari. 

A scuola di kimchi, ma non solo

Imparare a preparare il kimchi con ogni tipo di verdura, anche quelle tipiche della tradizione mediterranea come cime di rapa, melanzane e zucchine oppure in ricette fusion come arancini siciliani al kimchi oppure calamari ripieni, sempre di kimchi. Questo l’obiettivo dell’Istituto Culturale Coreano che a partire dal 16 aprile dedica al simbolo identitario della gastronomia coreana sei puntate sul proprio canale YouTube. Nella primo episodio sarà protagonista Costantino della Gherardesca, ambasciatore culturale della Corea.

Il kimchi fa bene 

Buono ma anche salutare il kimchi, indicato dalla rivista americana Health tra i 5 cibi più salutari al mondo, è attualmente anche al centro di numerosi studi per le sue proprietà antivirali. “Il kimchi non è solo il piatto più rappresentativo della Corea”, commenta il direttore dell’Istituto Culturale Coreano Chung Suk Oh. “Ma rappresenta anche un forte momento di coesione sociale nella nostra cultura.

Nel 2013 è stato proprio il Kimjang, il procedimento con cui il kimchi è prodotto, a diventare Patrimonio Immateriale dell’Unesco. In Corea, tradizionalmente, ai primi freddi tutta la famiglia o la comunità nei piccoli villaggi si riunisce e ne prepara una grande quantità, un po’ come in Italia avviene per la preparazione della salsa di pomodoro in estate”.  

La base del kimchi

Anche senza ‘onggi’, il famoso frigorifero kimchi ideato in Corea appositamente per sua conservazione, preparare il kimchi non è difficile. “Ci vuole solo molta pazienza”, commenta la chef Koo Sun Young, che ha realizzato per conto dell’Istituto dei video tutorial. “Si usa principalmente il cavolo, ma anche melanzane, zucchine, cetrioli, ravanelli bianchi o foglie di tanti altri ortaggi”.  

“La verdura – prosegue la chef – si passa in acqua e sale per un giorno, per eliminare i batteri e ridurne l’acquosità. Poi, ben scolata ed eventualmente tagliata in pezzi, è strofinata con un mix di peperoncino macinato, aglio, rafano, sale, jeotgal, ovvero salse fermentate si pesce o gamberetti, e innumerevoli altri ingredienti, dalla frutta ai semi. Quindi è conservata con questi aromi a basse temperature e a lungo, anche per un anno. Il processo di fermentazione produce acido lattico e il kimchi assume il suo inconfondibile sapore”.

È proprio il processo di fermentazione alla base delle numerose proprietà di questo alimento: basso contenuto di grassi e calorie, ricco di vitamina C, minerali e fibre, contiene probiotici, che possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario e negli ultimi tempi il kimchi è stato al centro di diversi studi sulle sue proprietà antivirali. 

Cose da Kimchi 

Programma della serie 

Venerdì 16 aprile – ore 19.00  Episodio 1 Ricetta kimchi rosso di Sun con Costantino della Gherardesca
Giovedì 22 aprile – ore 19.00  Episodio 2 Kimchi kimbap con la blogger Cucinalibriegatti
Sabato 24 aprile – ore 19.00 – Episodio 3 Calamari ripieni di kimchi con la blogger Cucinalibriegatti
Giovedì 29 aprile – ore 19.00 – Episodio 4 Ricetta fritelle di grano saraceno con kimchi della blogger Sicilianicreativi
Sabato 1 maggio – ore 19.00 – Episodio 5 Kimchi arancini della blogger Sicilianicreativi
Sabato 8 maggio – ore 19.00 – Episodio 6 Tre tipi di kimchi (kimchi bianco, kimchi di rapa e kimchi di cime di rapa)

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Foto: Ufficio Stampa