A Pasqua scegli le sorprese di CasAmica ODV: un dolce pensiero e un aiuto concreto a chi affronta la malattia lontano da casa. Non è Pasqua senza colomba e uova di cioccolato: con quelle di CasAmica potrai sostenere le attività di accoglienza dell’associazione con un gesto benefico. La Pasqua è più dolce se è solidale a fianco dei malati lontani da casa. 

CasAmica: la Pasqua è solidale

La Colomba Classica è il più tradizionale dei dolci pasquali: 750 g di bontà, con cubetti di arancia candita, granella di zucchero e mandorle intere, prodotto dell’alta qualità pasticcera del marchio Giovanni Cova & Co. Donazione minima 16 €.

E per grandi e piccini arrivano le uova di Pasqua di Paniere Serafini in tre speciali versioni. Le Uova Funny, nell’elegante confezione regalo di cartone, per i grandi che non vogliono rinunciare alle uova di cioccolato. 150 g di pregiato cioccolato artigianale al latte con sorpresa, per una donazione minima richiesta 10€.

Le Uova Handmade, adatte a tutte le età, sono confezionate a mano nella classica carta colorata: quindi incarto rosso per l’uovo di cioccolato fondente e incarto bianco per l’uovo di cioccolato al latte. La donazione minima richiesta, per un uovo di 250 g con sorpresa, è di 12€.

Infine, per chi vuole un’idea originale e divertente, CasAmica propone gli Ovetti Koà: quattro ovetti in finissimo cioccolato al latte da 20 g ciascuno, impacchettate in una spiritosa scatola portauova. Donazione minima 10€.

Tutte le proposte sono arricchite da un biglietto personalizzato che sarà testimonianza della scelta solidale di stare accanto ai malati costretti a curarsi lontani da casa. Per informazioni e ordinazioni su tutte le proposte: https://donisolidali.casamica.it/pasqua/

CasAmica ODV 

È il 1986 quando Lucia Vedani, accompagnando i figli a scuola, si imbatte ogni giorno nelle numerose persone che dormono sulle panchine di piazzale Gorini, nei pressi dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Sono malati, insieme ai loro parenti, che la notte, per mancanza di mezzi e provenendo da altre città, non hanno un luogo dove stare. Persone angosciate e disorientate che, oltre a un tetto sotto il quale pernottare e ripararsi, hanno bisogno di sostegno morale e psicologico.

Lucia decide così di rendere concreto un grande sogno e realizza una prima casa di accoglienza con 16 posti letto per offrire ospitalità sia ai malati che ai loro familiari. Le case oggi sono diventate 6 e tutte sorgono vicino ad alcuni tra i maggiori centri sanitari di riferimento italiani.

 

 

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Foto ufficio Stampa