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Con il progetto ‘Seminiamo il Futuro. Nuovi apprendimenti e nuovi saperi per la sovranità alimentare’, il Ciai, il Centro italiano aiuti all’infanzia, entra nelle scuole per educare i bambini a un approccio più consapevole e più rispettoso verso il cibo.

Ciai: il cibo si impara a scuola

Se l’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo, insegnare ai bambini un atteggiamento diverso e più attento nei confronti dell’alimentazione farà crescere uomini responsabili e sensibili alle tematiche della nutrizione di tutti i popoli e del diritto di ognuno di potersi alimentare con un cibo salubre, culturalmente appropriato e prodotto attraverso metodi ecologici.

Nell’anno di Expo parlare di cibo sano e di agricoltura biologica potrebbe parere ridondante: porre l’attenzione sulle conseguenze delle nostre scelte quotidiane su chi abita luoghi anche molto lontani potrebbe però non essere scontato. Seminiamo il Futuro si prefigge di aiutare i piccoli studenti a diventare cittadini del mondo responsabili e attenti agli equilibri sociali e ambientali globali, anche attraverso una conoscenza più approfondita del territorio che abitano.

Conoscere il cibo

Gli incontri serviranno per spiegare quale possa essere il cibo giusto e sostenibile, rispettoso dei lavoratori e dell’ambiente in tutte le fasi, di produzione, di distribuzione e di smaltimento. Ai bambini verrà spiegato come attraverso le proprie scelta d’acquisto e di consumo di determinati alimenti si possa sostenere un modello economico piuttosto che un altro.

La finalità del Ciai è di stimolare tra i ragazzi un pensiero critico su temi di vita quotidiana che sfocino poi in azioni consapevoli. Le conoscenze acquisite non sono saperi diversi da quanto insegnato a scuola ma possibilità che quello che si conosce diventi un gesto quotidiano, che tutti possono fare.

Un’app per tutti

Tutte le attività e i percorsi educativi nelle scuole confluiranno poi in Cibo giusto Milano, un’applicazione per dispositivi mobili che raccoglierà le esperienze virtuose di Milano in tema di sovranità alimentare: un modo per far conoscere a tutti, grandi e piccoli, giovani e non le realtà milanesi in cui si afferma la sovranità alimentare.

Come ricondurre questo concetto al contesto locale? Attraverso criteri concreti, il più possibile oggettivi e verificabili da chiunque: ad esempio la disponibilità di prodotti di stagione, che significa mangiare prodotti più freschi e saporiti, senza utilizzo di conservanti. O la valorizzazione di piccoli produttori, per dare priorità alla sostenibilità ambientale salvaguardando i diritti dei lavoratori e il rispetto della terra, contro lo sfruttamento intensivo delle risorse.

Per scoprire tutto questo e molto altro non resta che scaricare l’app del progetto su seminiamoilfuturo.org, disponibile da aprile.

 

 

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Foto ufficio Stampa