Gli italiani sono entusiasti all’idea di tornare a mangiare al ristorante. Perché quello che più è mancato del pranzo o della cena fuori casa è stato il momento di convivialità e di gioia condivisa con gli altri. Ecco i risultati di una ricerca di Bord Bia, l’ente governativo per la promozione del food & beverage irlandese. 

Finalmente si torna al ristorante

Il ritorno in zona gialla della maggior parte delle regioni ha segnato l’introduzione di alcune riaperture, tra queste la più attesa da parte degli italiani è stata quella dei ristoranti. Dal sondaggio online condotto da Bord Bia, l’ente governativo per la promozione del food & beverage irlandese, emerge l’entusiasmo nei confronti delle nuove riaperture e soprattutto la voglia di tornare a vivere momenti di convivialità.

L’82%, infatti, ha risposto che non vede l’ora di tornare al ristorante, scongiurando il rischio di un diffuso senso di timore e diffidenza nei confronti del ritorno alla convivialità. La maggior parte, l’85%, si mostra fiduciosa e afferma che tornerà ad andare al ristorante almeno quanto prima, il restante 15% vorrebbe andarci addirittura più spesso, per riassaporare questa libertà per lungo tempo negata. 

Con i tuoi o con chi vuoi

Ma con chi condivideranno il primo pasto al ristorante gli italiani? Anche su questo si osserva una forte maggioranza, questa volta a favore delle uscite in compagnia degli amici: il 64% infatti afferma che ha condiviso o condividerà il primo pasto fuori con gli amici, mentre il restante 36% sceglie di intrattenersi con la famiglia. 

Una cosa è certa, che sia con gli amici o con la famiglia, ciò di cui si è sentita più la mancanza in questi mesi è la convivialità, come indicato dal 74%. Non mancano coloro che invece non vedevano l’ora di tornare ad assaggiare le ricette e le preparazioni elaborate degli chef (26%), dopo mesi di pasti casalinghi, certamente autentici, ma probabilmente un po’ più semplici e di poche pretese. 

Voglia di novità

Secondo il sondaggio, infatti, gli italiani hanno voglia di tornare a mangiare piatti sfiziosi e di qualità: se da un lato il 53% resta fedele alla tradizione, dichiarando che sceglierà un primo piatto; ben il 47% afferma che ordinerà proprio un secondo a base di carne. Indagando più a fondo nelle abitudini dei rispondenti in fatto di consumo di carne, emerge che l’89% mangia carne almeno una volta a settimana, di questi il 47% sceglie di consumarla anche 2 o più volte a settimana.

I consumatori moderni sono sempre più informati e attenti, oltre al gusto e alla tenerezza della carne, sono interessati anche dagli aspetti più etici e sostenibili. Il 51% ritiene che l’aspetto fondamentale nella scelta della carne da acquistare sia il benessere degli animali, seguito da un 25% che invece si preoccupa dell’alimentazione seguita dagli animali. La quasi totalità dei rispondenti, infatti, ha ben chiaro cosa significhi il concetto di Grass Fed, ovvero animali allevati al pascolo che si nutrono di erba. Ciò indica la crescente consapevolezza dei consumatori nelle scelte che riguardano l’alimentazione e anche riguardo tematiche di sostenibilità ambientale, sempre più urgenti al giorno d’oggi.

Benessere animale

E a proposito di Grass Fed e benessere animale, l’Irlanda è oggi in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori in quanto possiede il primo standard al mondo su scala nazionale che consente di tracciare e verificare la percentuale di erba consumata nella dieta delle mandrie di bovini irlandesi (oltre il 90%): lo Standard Grass Fed. 

Come unire, quindi, la voglia di tornare al ristorante e ordinare un buon secondo piatto a base di carne con la necessità di scelte più consapevoli e sostenibili? La carne proveniente dall’Irlanda, proprio per le sue innumerevoli qualità, che vanno dal gusto inconfondibile, alle elevate qualità nutrizionali, all’approccio sostenibile della produzione, viene spesso scelta dagli chef per essere servita nei loro ristoranti. 

Chefs’ Irish Beef Club

Tra questi troviamo i membri di CIBC, Chefs’ Irish Beef Club, un’iniziativa fondata nel 2004 e gestita da Bord Bia, che riunisce gli chef accomunati dalla passione verso le prestigiose materie prime dell’Isola di Smeraldo. Tra gli chef italiani che fanno parte del club ci sono: Daniele Repetti (Nido del Picchio, Carpaneto Piacentino – PC), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati a Villa Bardini – Firenze), Stefano Arrigoni (Osteria della Brughiera, Villa d’Almè – BG), Alberto Canton (Bocon Divino, Camposampiero – PD) e Francesco Cassarino (La Anchoa, Marina di Ragusa – RG).

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