franciacorta

Franciacorta, un’unica parola che definisce vino, fra storia, tradizione, metodo di produzione e territorio. Nel 1970 Bersi Serlini produce la prima bottiglia di Brut: è l’inizio di un grande successo. 

In Franciacorta fra storia e tradizione

A sud del Lago d’Iseo, in un angolo incontaminato ricco di storia e leggenda c’è la Riserva naturale delle Torbiere. Nel paesaggio dominato dal monastero di San Pietro in Lamosa, si stendono i 35 ettari della proprietà Bersi Serlini, l’azienda vitivinicola più antica della Franciacorta: è dal 1886 che la famiglia si dedica ai vini con grande passione.

Fu proprio Bersi Serlini che nel 1970 produsse la prima bottiglia di Brut – oggi riconoscibile nel Brut Anniversario – e nel 1971 la prima dell’Extra Brut, tutt’ora punta di diamante nella produzione dei Franciacorta. Questo è il primo e unico Brut italiano, prodotto solo con la rifermentazione in bottiglia secondo il metodo champenois, che ha ottenuto la Docg dal 1995, massimo riconoscimento di qualità e tipicità.

Tradizione di famiglia

Oggi alla guida della Cantina ci sono le figlie di Arturo Bersi Serlini, l’attuale presidente. Maddalena ha fatto delle bollicine la sua grande passione, è vicepresidente del Consorzio Vini di Franciacorta ed è stata presidente dell’Associazione Donne del vino di Lombardia. “Abbiamo scelto di investire nella qualità e di mantenere la produzione intorno alle 200mila bottiglie per ottenere solo il meglio”, dice senza nascondere l’orgoglio della tradizione. “I nostri vini vengono prodotti solo nei vigneti di proprietà: una scelta in armonia con la natura del luogo, dove l’aria fredda che scende dalla montagna sul lago crea un microclima molto ventilato, fondamentale per la salubrità dell’uva”.

Chiara-e-Maddalena

Tecnologia ed esperienza

La vendemmia è fatta tutta a mano e si pratica la pressatura soffice delle uve. Inoltre, i vigneti impiantati fin dagli anni sessanta godono di età diverse e hanno il valore incomparabile del tempo che arricchisce di personalità ogni vigna. Fiore all’occhiello dell’azienda il Franciacorta Brut Cuvèe N°4, vino dal perlage straordinariamente fine, persistente e continuo e dai profumi speziati di grande intensità e finezza.

Più tradizionale, il Franciacorta Brut Anniversario, dedicato ai 50 anni della denominazione con la storica etichetta del primo Brut. C’è poi il Franciacorta Satèn, uve Chardonnay 100%, dal profumo fresco e intenso che lo rende un vino morbido ed elegante. Il Franciacorta Brut Cuvée Rosé stupisce per il colore rosa tenue, luminoso e delicato e con il profumo particolare. E per chi ama i vini dal gusto francese, particolarmente indicato è il Franciacorta Extra Brut Riserva 2004.

Una sede strepitosa

Il recupero della straordinaria sede offre un viaggio appassionante fra passato e presente. “Abbiamo affidato all’architetto Flavio Albanese il compito di recuperare il fascino del luogo, che risale al XII secolo ed era parte delle proprietà del monastero cluniacense“, dice la secondogenita Chiara, che affianca la sorella e unisce alla passione per il vino quella per l’arte contemporanea, che coltiva nella galleria d’arte “A Palazzo Gallery” a Brescia.

“Abbiamo pensato a un ambiente per deliziare gli ospiti e per offrire l’esperienza di assaporare momenti di relax unici: la parte antica è stata unita alle architetture moderne in legno, vetro, luce e trasparenze. Sono state ricavate quattro camere da letto, ognuna personalizzata e curata nei minimi dettagli, una cucina dove è sempre presente un accogliente tavolo imbandito e un salotto dalle atmosfere suggestive”.

Spazi ideali per eventi indimenticabili come feste, matrimoni, meeting aziendali, degustazioni, sfilate e mostre. E le cantine, interrate a 6 metri e 13 metri sotto i vigneti, regalano ai visitatori una magica esperienza emozionale.

 

Ti potrebbe interessare anche:

Mosnel. Tradizione e ambiente

Festival del Franciacorta: concerto all’ombra dei cedri

Il Mosnel: picnic nei vigneti

Foto Ufficio Stampa