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Il giorno del Ringraziamento, Thanksgiving day, è la più amata e sentita festa di tradizione che si celebra negli Stati Uniti, per ricordare  l’abbondanza del raccolto invernale e, secondo la leggenda, anche i rapporti di buon vicinato tra i Padri Pellegrini e i nativi americani.

Il pranzo del Ringraziamento

Il primo pranzo di Ringraziamento si è celebrato in America ai primi del 600. La leggenda e i miti spesso si confondono alle fonti storiche, ma sembra che i Padri Pellegrini – i primi coloni – alternassero giorni di digiuno e preghiera a pranzi di ringraziamento per celebrare le occasioni di maggiore abbondanza.

La festività stessa del Ringraziamento ha incontrato svariati ostacoli e bisognerà aspettare fino al 1863 perché il presidente Abramo Lincoln riconosca la celebrazione come festività legittima, ed entri a far parte della tradizione americana, grazie anche agli sforzi propagandistici della giornalista Sarah Josepha Hale. Da allora, l’ultimo giovedì di novembre è ufficialmente il giorno del Ringraziamento per gli Stati Uniti d’America.

Rito sociale e gastronomico

Nel tempo la festività è poi diventata un rito sociale molto importante con proprie tradizioni gastronomiche e ludiche. Oggi il pranzo del Ringraziamento ha la stessa importanza in America che ha in Europa il pranzo di Natale: le tavole imbandite assomigliano a veri e propri banchetti pieni di leccornie e attività familiari, come guardare il football o assistere alla parata cittadina, seguono il lauto pasto.

I pranzi dei Padri Pellegrini erano a base di pochi ingredienti poveri, come patate e un po’ di pesce, mentre oggi il grande protagonista del pranzo del Ringraziamento è il tacchino al forno ripieno e cotto per molte ore, fino a diventare tenero all’interno e croccante in superficie. Originario del Nord America, questo volatile già allevato dai nativi americani, piacque molto anche ai coloni europei, assieme al mais e alle zucche butternut locali.

Tacchino, zucca e corn bread

Proprio le zucche accompagnano il tacchino nel pranzo del Ringraziamento. In casseruola o arrostite, spesso servite con gratin di patate dolci e marshmallows, in un connubio dolce-salato che è tipico della cucina americana. Immancabile anche il purè di patate condito con molto burro e a volte panna acida, mentre fagiolini e verze cotte con il bacon danno un tocco di verde alla tavola.

Le verdure con il pane raffermo ammorbidito e ripassato al forno compongono lo stuffing, ovvero il ripieno che si serve a lato della carne con l’immancabile gravy, sugo di carne addensato, e le salse di mele e mirtilli rossi.

Il corn bread, un pane zuccherino al mais e i famosi mac&cheese, i maccheroni al formaggio, si servono come prima portata. Il pranzo termina infine con due famose crostate: la pumpkin pie di zucca e la pecan pie, con noci americane e caramello. Accompagnate da panna montata o gelato sono l’ideale conclusione di un pasto sontuoso.

Anche per vegetariani

Anche le tradizioni evolvono e non mancano le opzioni vegetariane che conservano i sapori della tradizione usando alternative vegetali alle proteine animali con ingredienti innovativi.

Il seitan è tra i prodotti che meglio sostituiscono la carne nelle ricette al forno e si cucina con i funghi o a polpettone, mentre il tofu e la soia sono speziati a imitare il sapore grigliato del tacchino da cui il famoso ‘tofurky’ spesso citato nelle sitcom americane.

Tradizionale o vegetariano, il pranzo del Ringraziamento per gli americani rimane un’occasione celebrativa importante ed è molto sentito e atteso da grandi e piccoli, che si ritrovano tutti insieme per godere i piaceri della tavola e della famiglia. Una vera e propria festa della golosità arrivata anche in Italia e oggi molto di moda.

 

 

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