riso-biologico-alce-nero-parliamo-di-cucina

Presentate cinque nuove varietà di riso biologico, frutto del lavoro di tanti appassionati risicoltori italiani. Con le nuove etichette narranti ideate da Slow Food, per una perfetta tracciabilità del prodotto. 

Il valore del riso biologico

Il riso è un alimento ricco di elementi nutrizionali indispensabili per il nostro organismo e i metodi di coltivazione biologica di questo prodotto sono i più difficili da realizzare, per il luogo in cui il riso si sviluppa, l’acqua, e per la moltitudine di erbe infestanti che possono attaccare le coltivazioni.

Rinunciare a un approccio chimico e scegliere invece la via del biologico è una sfida impegnativa ma che in questi ultimi anni è risultata condivisa da moltissimi agricoltori che hanno sposato il concetto di un’agricoltura più vicina ai ritmi e tempi della terra.

Come valorizzare il lavoro di questi imprenditori? Come trasmettere le informazioni corrette al consumatore? Nasce dall’esigenza di rispondere a questi quesiti il sodalizio tra Alce Nero e Slow Food, che ha dato vita al progetto delle etichette narranti, un vero e proprio racconto della genesi del prodotto, con la descrizione di ogni fase lavorativa e di tutti i trattamenti destinati alle piante.

Etichette narranti

Le confezioni di riso, di colore diverso per ogni tipologia, presentano queste nuove etichette con una vera e propria carta d’identità, un corredo che fornisce tutte le informazioni sul prodotto, dal luogo della coltivazione alla caratteristica del chicco, alla gestione del suolo, fino al processo di lavorazione, per offrire la possibilità di effettuare una scelta più consapevole.

Arborio, Baldo, Integrale, Nerone e Rosa Marchetti: sono queste le nuove varietà di riso biologico presentate nella bellissima cornice della Cascina Cuccagna a Milano dallo storico marchio Alce Nero che da circa 30 anni raccoglie intorno a sé più di mille agricoltori e apicoltori impegnati nella produzione di alimenti biologici.

Senso e identità

Lucio Cavazzoni, presidente di Alce Nero & Mielizia, ha sottolineato come il progetto delle etichette narranti sia molto importante per il riso biologico. “Queste etichette – afferma – danno il senso e l’identità del prodotto, raccontando nel dettaglio il percorso del cibo vero. La cultura biologica del riso è fra le più impegnative e richiede tanto lavoro, spesso manuale: queste etichette lo raccontano e danno valore agli agricoltori impegnati”.

E se, come sostiene la medicina, la prevenzione inizia dalla tavola, si capisce come sia sempre più fondamentale avere tutti gli elementi per una tracciabilità sicura di ogni prodotto. “Ritengo indispensabile informare il consumatore su quello che mangia – spiega Cavazzoni – perché siamo oggi nella terza fase del biologico, quella che definirei del conflitto con l’agricoltura convenzionale. Il biologico si sta diffondendo in tutto il mondo e progressivamente dimostra come sia l’altra agricoltura, quella non sostenibile per la salute e per l’ambiente, a dover finire in una nicchia”.

 

 

Ti potrebbe interessare anche:

Alce Nero: bio superstar

Alce Nero Baby: solo natura

Tonitto 1939 sostiene l’Università di Pollenzo

Foto Ufficio Stampa