osti sull'orlo di una crisi di nervi

Lo sguardo ironico e disincantato del critico gastronomico Valerio Massimo Visintin sulla ristorazione milanese. 

Osti sull’orlo di una crisi di nervi

Si presenta puntualissimo alla Libreria gastronomica Malafarina, di nero vestito da capo a piedi (con tanto di passamontagna e stivaletti neri) e con la tipica pancetta che tradisce una buona forchetta… professionale. È Valerio Massimo Visintin, critico gastronomico in incognito del Corriere della Sera che ha raccolto nel libro Osti sull’orlo di una crisi di nervi quelli che lui (e spera anche i suoi lettori) giudica i post migliori pubblicati sul blog mangiare.milano.corriere.it.

All’inizio intrattiene simpaticamente il pubblico con domande trabocchetto che saggiano la competenza degli uditori, ma quando si passa alla presentazione del libro escono parole affilate come lame di coltelli che ci portano nel vivo del sistema della critica gastronomica.

Pane al pane

Visintin dimostra di non avere peli sulla lingua – come del resto nelle recensioni dei ristoranti – posando lo sguardo su miele e fiele (più fiele in realtà) della ristorazione milanese, manie, riti, gag, retroscena e linguaggio.

Ce n’è per tutti, dai ristoratori ai sommelier e ai camerieri, dai food blogger ai critici, dal food design alle pietre. D’altra parte nei ringraziamenti del libro scrive testualmente: “Forse questo non è il libro più adatto a farsi degli amici. Ma non sono un uomo di natura accomodante”.

Complice l’efficacissima lettura teatrale di alcuni brani da parte di Lucia Vasini, il quadro descritto da Visintin è un mix di ironia, incredulità, divertimento e amarezza su questo settore e su questo lavoro che, si sente, Visintin ama, ma di cui coglie tutti i giorni idiosincrasie e piccolezze.

Libro di servizio

Divertente e altamente istruttiva la parte in cui l’autore suggerisce agli avventori accorgimenti e tecniche di difesa per far valere i propri diritti di consumatori, perché il libro è in primis un servizio rivolto al lettore.

Seppur tosto nel messaggio che lancia, Osti sull’orlo di una crisi di nervi è una lettura piacevole, divertente e ironica che bonariamente strizza l’occhio anche (e soprattutto) agli addetti ai lavori di questo inflazionato mondo del food. Assolutamente da mettere in valigia per l’estate. Buona lettura!

 

Ti potrebbe interessare anche:

Bénédict Beaugé. La novità in cucina: da dove viene e dove va

Il nuovo libro di Lucio Cavazzoni

Libri da gustare: a Torino la XVIII edizione

Foto Ufficio Stampa