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Ottant’anni fa il primo esemplare della Moka Express, lo strumento più caro agli italiani. Un’esposizione alla Permanante di Milano ne ripercorre la lunga storia. 

Tutti pazzi per il caffè

Compie ottant’anni ma non li dimostra, l’icona simbolo dell’italianità nel mondo: è la Moka Bialetti, inseparabile compagna dei momenti di relax di ogni italiano. Ottant’anni di un’intuizione geniale diventata mito: per festeggiare degnamente l’anniversario è stata allestita al Museo della Permanente di Milano la mostra “La Moka si mette in mostra”, che ne illustra la storia con una rassegna di documenti e oggetti mai esposti al pubblico e provenienti dagli Archivi storici Bialetti Industrie.

L’invenzione della Moka Express risale al 1933, quando Alfonso Bialetti trasse spunto dall’uso della “lisciveuse”, l’antenata delle moderne lavatrici, per ideare uno strumento che producesse in maniera casalinga il caffè. Dal primo esemplare forgiato il successo fu ininterrotto.

La consacrazione avvenne alla fine degli anni ’40 con il figlio di Alfonso, Renato. Con lui la Moka Bialetti ebbe una diffusione commerciale di milioni di pezzi. Complice il geniale omino coi baffi, il cartoon protagonista della prima campagna pubblicitaria e che campeggia da allora su ogni esemplare di questo utensile.

La mostra è un’antologia di pezzi unici, arricchita da un percorso didattico per raccontare l’intero processo produttivo della Moka. Non mancano laboratori per bambini sulla cultura del caffè e corsi di degustazione per gli adulti, per ricordare come questo piccolo oggetto possa regalare momenti di grande piacere. Fino all’8 dicembre.

 

 

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Foto Ufficio Stampa