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Quattro ettari di serenità, calma e salute: Riccarda Pisano ha fondato l’Associazione dei Fiori Bianchi in un’oasi agreste a Galliate vicino a Novara, per chi ha la passione del verde e vuole ritrovare il contatto con la natura.

Riccarda Pisano: l’elisir di lunga vita

C’era una volta una giovane donna che viveva in città, lavorava in ufficio e nutriva la sua passione per le piante nel tempo libero, non facendo mai mancare loro le migliori cure e le attenzioni necessarie.

Questo fino a quando, nel 1993 Riccarda Pisano, consapevole del forte legame che univa il suo orto sul terrazzo al proprio benessere psicofisico, decise di vendere l’appartamento a Milano per comperare quattro ettari di campagna fuori città, dove da 20 anni coltiva ortaggi, frutta e piante aromatiche.

L’orto come toccasana

“Siamo ciò che mangiamo”: è una massima che in questo periodo è stata spesso al centro dell’attenzione per l’innegabile effetto positivo che il cibo sano ha sul nostro organismo contro malattie e intolleranze. Ma non è tutto! «La salute non è solo mangiare», spiega Riccarda Pisano. «Ciò che ci fa più male è soprattutto lo stress: ci alziamo la mattina con in testa tutto quello che dovremo fare durante il giorno, ci facciamo in quattro per riuscirci e arriviamo alla sera con qualcosa che è inevitabilmente rimasto irrisolto».

La vita in mezzo al verde aiuta moltissimo a liberarsi dallo stress quotidiano, per rendere questo periodo, difficile per tutti, un’occasione per utilizzare la propria volontà per vivere meglio. Ed è anche per questo che è nata l’Associazione dei Fiori Bianchi, per sviluppare la passione dell’orto, del frutteto, del verde e del giardinaggio, ma anche l’attività cinofila, perché Riccarda Pisano è un’appassionata di cani e di attività cinofila. Ci si iscrive, si partecipa alle attività all’aria aperta e ai corsi dedicati al verde.

Biologico senz’altro

«Mi concentro soprattutto sul biologico perché penso che sia l’unico modo per uscire dalla gabbia in cui la società contemporanea cerca di imprigionarci. Coltivando il proprio cibo, riciclando gli oggetti e riappropriandosi del proprio tempo libero, si assume un nuovo punto di vista nei confronti della vita, che diventa meno stressante e più appagante».

E sono sempre più le persone che le scrivono per avere consigli, che si confrontano con lei e raccontano la loro scelta di coltivare la propria vita con lo stesso amore grazie al quale cresce il loro orto. Per lei è stato un colpo di fulmine «L’amore per le piante è nato con me. È una passione che ho da quando ero piccolissima, quando negli anni ’60 coltivavo l’insalata e i pomodori sul terrazzo dell’appartamento dei miei genitori, a Milano».

Patrimonio da non disperdere

Consapevole dell’importanza di tutte le nozioni che ha acquisito, racconta le lunghe vacanze a casa dei nonni in Piemonte, durante le quali li seguiva al lavoro con grande curiosità e interesse. «Si tratta di un patrimonio di conoscenze davvero amplissimo che purtroppo nel tempo si sta perdendo. Io cerco di trasmettere il più possibile ciò che ho avuto la fortuna di imparare, sia per quanto riguarda la cura delle piante sia per le ricette di conservazione».

Purtroppo, insieme a moltissime tradizioni, sono andate perdute anche alcune vecchie varietà di piante. Per esempio, il pero giugnolo, una varietà precoce di pero i cui saporiti frutti maturano intorno alla fine di giugno ma non si conservano perciò non sono adatti alla grossa produzione e distribuzione.

Si è quasi persa anche la coltivazione del gelso, un tempo diffusissimo perché le sue foglie grandi ricrescevano in fretta ed erano perfette per sfamare i bachi da seta. Per fortuna in molti si stanno riavvicinando alla vita di campagna e anche tra i giovani sta maturando una vera e propria coscienza verde in grado di salvaguardare la propria salute e quella della famiglia.

Per saperne di più, ecco i blog di Riccarda Pisano:

www.ortopertutti.it; www.lepiantearomatiche.it; www.lepiantedafrutto.it; www.gliagrumi.it

 

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Foto Ufficio Stampa