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Piantare un fiore per salvare le api. È il consiglio di Greenpeace che, attraverso la campagna Salviamo le api , cerca da tempo di sensibilizzare anche il pubblico italiano alla tutela di questi importantissimi insetti.

Come salviamo le api? Con… un fiore

Per aiutare le api, oltre a prediligere prodotti senza pesticidi, si può piantare un fiore. Ricordiamo infatti che insieme a bombi, farfalle, mosche, le api permettono il processo naturale di impollinazione senza il quale anche la stessa alimentazione umana è a rischio. «Delle 100 colture da cui dipende il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro di impollinazione delle api», ci ricorda l’organizzazione ambientalista.

Per tutelare le api si possono fare cose concrete e semplici come coltivare borragine, aneto, rosmarino, timo, coriandolo per creare piccole ma preziose “aree salva-api” che permettano a questi piccoli animali di trovare cibo e rifugio. Non servono un orto o un giardino, bastano anche un balcone o il davanzale della propria finestra.

In Europa sono stati vietati tre degli insetticidi ritenuti responsabili della moria di api, che in soli 15 anni hanno ridotto la popolazione delle arnie in percentuali che vanno dal 30 fino al il 90%, in alcuni siti, in cui questo piccolo animale rischia ancora di scomparire.

Agire in modo pratico

E allora, oltre ad azioni di tipo virtuale volte a informare come la firma della petizione sul sito, l’ingresso nella foto-community Qui api al sicuro e la diffusione di un volantino scaricabile sul sito stesso, ci sono azioni pratiche ancora più utili. Oltre alla lista di piante e fiori da seminare, infatti, Greenpeace fornisce le poche semplici indicazioni per costruire un vero e proprio alveare per api selvatiche.

«Per prima cosa trova un posto tranquillo e riparato», suggerisce l’associazione: «Scegli aree vicine a campi con fiori come papaveri, fiordaliso o bocche di leone, il miglior nutrimento per far crescere le piccole api sane e forti».Infine «costruisci una cornice esterna in legno, all’interno posiziona dei ceppi di quercia o faggio (dove avrai già praticato dei piccoli fori) oppure un mattone cavo. In aggiunta utilizza canne di bambù e piccoli ramoscelli».

Basta anche un contributo

Così, chi preferisce mettersi all’opera all’aria aperta invece che a tavolino, può dare il suo contributo evitando l’estinzione di una specie da cui dipendono tante vite, comprese le nostre. Dalla scomparsa dell’ultima ape l’umanità ha circa dodici anni di vita, sosteneva Einstein, che pensava in grande, ma aveva cura anche delle piccole cose di tutti i giorni. Come piantare un fiore che attira un piccolo, rassicurante ronzio.

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