sciroppo-di-rose-parliamo-di-cucina

Il dolce e profumato sciroppo di rose è un’antica tradizione gastronomica gelosamente custodita e ancora praticata in Valle Scrivia, vicino a Genova

Lo sciroppo di rose della Valle Scrivia

Soprannominata la Valle delle rose, la valle Scrivia è da secoli il luogo di produzione dello sciroppo di rose. Un prezioso concentrato che si estrae dalle rose centifolia che vengono coltivate e lavorate secondo i dettami di un’antichissima tradizione. Le rose di questa varietà sono molto profumate e hanno aroma intenso e ancor oggi secondo la ricetta tradizionale, tra fine maggio e inizio giugno, si ricavava lo sciroppo di rose, un ingrediente dal sapore delicato e sempre più raro.

Associazione di produttori

Per questo motivo nel Duemila è nata l’associazione Le rose della Valle Scrivia, con sede a Busalla, vicino a Genova. La stessa località ospita, da ormai dodici anni, la Festa delle rose, una manifestazione interamente dedicata ai prodotti derivati dalle rose da sciroppo della Valle Scrivia: un intero weekend di giugno all’insegna della natura e dei suoi prodotti da passare con tutta la famiglia.

L’associazione è composta da aziende agricole e singoli produttori che si prefiggono lo scopo di recuperare e conservare questa antica tradizione, sostenuti in questo da Slow Food, che ha inserito lo sciroppo di rose tra i suoi presidi.

Ricetta semplice

La ricetta per realizzare lo sciroppo di rose è molto semplice: si porta a ebollizione dell’acqua purissima, si aggiungono i petali delle rose, rigorosamente privi di ogni trattamento chimico, e si lasciano in infusione per 24 ore. A questo punto i petali vengono strizzati e filtrati, si aggiunge zucchero e succo di limone e poi si fa nuovamente sobbollire lo sciroppo a bassa temperatura per lungo tempo, finché raggiunge la consistenza desiderata. Ed ecco che senza l’ausilio di coloranti, addensanti e conservanti si ottiene lo sciroppo di rosa, con proprietà rinfrescanti, diuretiche e antinfiammatorie.

Rose in cucina

In cucina si usa lo sciroppo di rose per aromatizzare dolci ma anche come tisana, per realizzare sorbetti e gelati, per realizzare cocktail e, perché no?, anche nella preparazione di risotti.

Recentemente sono nate anche diverse birre aromatizzate alla rosa. La Fabbrica della Birra di Busalla ha impiegato la tradizione locale per creare una birra dal colore chiaro, dal gusto delicato e dalla bassa gradazione alcolica (circa 6 gradi). È un prodotto completamente artigianale, non filtrato, né pastorizzato, una bevanda di nicchia e a tiratura limitata, secondo la disponibilità dei petali della Valle Scrivia. Sembra addirittura che la birra alla rosa sia anche a basso contenuto calorico, inferiore a quello di un succo di carote.

Non c’è nulla di meglio di un’antica tradizione riscoperta e adattata all’arte culinaria contemporanea. Via libera quindi alla creatività in cucina e… se son rose fioriranno (e un dolce succo regaleranno).

Ti potrebbe interessare anche: Sciroppo di fiori di sambuco

Ma anche: Fiori in cucina: sfizi golosi

E anche: Liquore all’uovo superenergetico (con i gusci)