Un rosso e un bianco invitano a un brindisi alla primavera. Per dare il benvenuto alla stagione della rinascita: Verruzzo e Vermentino di Monteverro, vini dalla fresca acidità e sapidità, leggeri, immediati e piacevoli, adatti a mille occasioni. 

Monteverro: un brindisi alla primavera

Primavera: la stagione della rinascita, la natura si risveglia, le giornate sono più calde, la luce è diversa, inevitabilmente viene il buon umore. Mai come quest’anno, si prova il bisogno di sentire tutto questo, di poter ammirare i caldi colori della primavera, sentirne i profumi, respirarne quell’attitudine energetica, coglierne le sfumature. 

Giovani ricchi di tradizione

Serve un brindisi all’altezza, vini giovani, esuberati, vitali. Monteverro, cantina della Maremma autentica, quasi al confine con il Lazio propone due etichette veraci, figlie di un territorio ricco di storia e di tradizione enoica: un bianco e un rosso, l’autoctono Vermentino e il Verruzzo, un taglio classico (Cabernet Sauvignon, l’aromaticità del Cabernet Franc, la potenza del Syrah e la morbidezza del Merlot), che si rivela un rosso di carattere, pieno di aromi e di eleganza italiana. 

Fresco e immediato 

Vini dalla fresca acidità e sapidità, leggeri, immediati e piacevoli nel frutto all’occasione. Per l’aperitivo ma anche per accompagnare un caciucco o una zuppa di pesce, la scelta giusta è il Vermentino di Monteverro: un vino capace di conquistare il palato grazie ai vibranti toni agrumati e freschi, secco e leggermente sapido in chiusura, dalle note minerali e fruttate, tra cui pera e pesca bianca, insieme a un leggero sentore di lime. Il sapore della bella stagione, dei primi soli caldi, rivive in questo bianco, perfetto per tutti i piatti estivi, ma delizioso anche da solo.  

Rosso elegante 

Par condicio cromatica e gustativa per l’altra referenza, ideale per omaggiare questa stagione che dà il benvenuto al risveglio della natura e cerca di esorcizzare il freddo passato. Il Verruzzo di Monteverro è un rosso elegante e potente nella sua esuberanza di vino giovane e vitale, ha un temperamento dinamico proprio come il piccolo cinghiale da cui prende il nome.

Ricco di aromi e di eleganza italiana, dal color ciliegia intenso, con note esplosive di frutta fresca, ciliegia e cassis, sentori di sottobosco e menta piperita che ne fanno l’abbinamento perfetto piatti di carne, pasta al ragù e secondi. Ma nulla vieta di sorseggiarlo da solo, a occhi chiusi, immergendosi nella natura selvatica della maremma autentica, piena di profumi e suggestioni ancestrali. 

 

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Foto Ufficio Stampa