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La storica Associazione italiana sommelier (Ais) ha presentato Vitae, una nuova guida ai vini italiani. Una chicca da non perdere le 25 etichette premiate con il Tastevin 2015.

Vitae. Tutta un’altra guida

Vitae non è la solita guida. In primis perché nasce come strumento di lavoro per i 35mila associati Ais, l’Associazione italiana sommelier, secondo perché racconta tante belle storie. Ciascuna delle 2mila cantine inserite nella guida è accompagnata da una descrizione capace di cogliere, in un pugno di righe, l’anima e l’impegno delle persone che vi lavorano, oltre naturalmente al profilo organolettico dei vini e ai possibili abbinamenti a tavola.

I numeri di questa guida sono impressionanti e confermano l’immane lavoro svolto dall’Ais, che sotto la guida sicura di Antonello Maietta sta cambiando il modo di raccontare il vino per far emergere l’incredibile patrimonio varietale e la grande diversificazione biologica che rende unica la viticoltura italiana.

Una grande realtà

Protagonisti della guida sono soprattutto i vignaioli, il territorio e l’ambiente. E i delegati regionali Ais, che hanno coordinato questa mappatura della realtà vinicola italiana che può vantare un patrimonio composto da una miriade di vitigni semisconosciuti, a volte a diffusione limitatissima, contro la decina che costituiscono le tipologie mediamente presente nella maggior parte dei paesi del mondo.

Sguinzagliati sull’intero territorio nazionale, 900 esperti degustatori, tutti soci Ais con competenze specifiche sul territorio, hanno assaggiato circa 28 mila vini (in modo rigorosamente anonimo secondo il disciplinare dell’associazione).

Tra questi, 10mila vini di 2mila cantine sono stati inseriti nella guida, 400 vini sono stati premiati con il massimo punteggio – le 4 viti – e ben 25 si sono aggiudicati il Tastevin, il massimo riconoscimento, attribuito perché rappresentano modelli di riferimento di indiscusso valore nella rispettive zone oppure perché  hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore interessanti vitigni dimenticati.

Notevoli, tra i magnifici 25, la Tintilia del Molise Embratur Riserva 2007 di Cantina Valtappino e il Derthona Timorasso Sterpi 2012 di Vigneti Massa.

 

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Foto Ufficio Stampa