Il sottovuoto ha enormi potenzialità: è la soluzione ideale per porzionare e conservare ingredienti freschi, cotti, crudi, pasti pronti e vino, prolungando la freschezza fino a cinque volte rispetto ai metodi tradizionali. Il tappo Kabuto rappresenta la soluzione per preservare al meglio le qualità organolettiche del vino.
La magia del sottovuoto
La conservazione sottovuoto rallenta il decadimento organolettico e limita la proliferazione batterica. L’ambiente privo di aria velocizza la miscelazione e l’infusione degli aromi, permettendo di realizzare infusioni rapide e più intense. Grazie al vuoto, i tempi di marinatura si riducono fino all’81%, con un notevole potenziamento dei sapori.
B!pod è un progetto sviluppato all’interno del Design Innovation Lab di SAES, azienda con quasi un secolo di esperienza nel campo delle tecnologie avanzate. Nato per portare prestazioni di vuoto professionali in ambito domestico, B!pod unisce scienza e design per creare dispositivi compatti, leggeri e ad alte prestazioni. SAES opera in settori estremi come la fusione nucleare e gli acceleratori di particelle. Con B!pod, trasferisce questo know-how nella vita quotidiana, puntando su innovazione, sostenibilità e praticità.
Kabuto
Kabuto è il tappo salva-vino di casa B!pod. Collegato a Dro!d, consente di sigillare le bottiglie sottovuoto, rallentando l’ossidazione e prolungando la freschezza del vino. Dopo l’apertura, il vino inizia subito a deteriorarsi a causa dell’ossigeno. Kabuto, rimuovendo fino al 95% dell’aria dalla bottiglia, preserva aroma, sapore e qualità più a lungo rispetto ai tradizionali sistemi domestici.
Due le modalità di vuoto: vuoto medio (150 mbar), per brevi conservazioni (2–7 giorni), ideale per vini strutturati e tannici (es. Cabernet Sauvignon, Shiraz). Vuoto spinto (50 mbar), per conservazioni più lunghe (5–7+ giorni), ideale per vini delicati e invecchiati (es. Pinot Noir, Nebbiolo, Riesling, Gewürztraminer).
Prestazioni altissime
Dro!d è un dispositivo di vuoto compatto, ma dalle prestazioni paragonabili a quelle di macchine professionali fino a 10 volte più grandi e 20 volte più pesanti. Raggiunge una pressione di 50 mbar – vicino al vuoto assoluto – in meno di 30 secondi, eliminando fino al 95% dell’aria presente.
Il design è minimal e intuitivo: un solo pulsante, due livelli di potenza, e un sistema a incastri meccanici senza viti né colle, per agevolare il riciclo e ridurre l’impatto ambientale. Ogni dispositivo è interamente prodotto e assemblato in Italia da personale qualificato. Le modalità sono: vuoto spinto (50 mbar): per alimenti più resistenti, come carne o pesce. Vuoto medio (150 mbar): per cibi delicati come frutti di bosco o alimenti di uso frequente come i cereali.
Contenitori sostenibili
I contenitori B!pod sono realizzati con plastiche “ocean-bound”, recuperate da aree ad alto rischio di inquinamento marino e riciclate chimicamente fino al monomero di origine. Queste plastiche, derivanti principalmente da prodotti monouso, vengono trasformate in contenitori resistenti, durevoli e colorati. L’intero processo è certificato ISCC, garantendo sostenibilità e tracciabilità della filiera.
La forma tondeggiante e la particolare convessità del coperchio aumentano la resistenza agli urti e alla pressione del vuoto. I contenitori sono disponibili in otto colori, ciascuno dedicato a una specie a rischio, e sono compatibili con frigorifero, congelatore, microonde (dopo aver rilasciato il vuoto) e lavastoviglie (rimuovendo le parti in silicone).
Food matters
“Food Matters” è il primo libro firmato B!pod, pubblicato nel 2024. Esplora il mondo del cibo attraverso le voci di chef, nutrizionisti, agricoltori, allevatori, esperti dell’infanzia e altri professionisti del settore. Disponibile in italiano, inglese e francese.
Il Food Blog su bipod.it raccoglie ricette originali, create dal team B!pod o in collaborazione con chef professionisti. Molte sono tratte da “Food Matters” e tutte sfruttano al meglio le tecniche di infusione, marinatura e conservazione rese possibili dai dispositivi B!pod. Un modo semplice e creativo per scoprire tutte le potenzialità del sottovuoto in cucina.
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Foto Ufficio Stampa