Tradizione religiosa
I biscottini di Novara hanno una lunga storia che risale almeno al XV secolo. In origine erano prodotti dai monaci per i pellegrini e i viaggiatori e, secondo la tradizione, sarebbero una creazione dalle suore del convento di Santa Chiara a Novara. Esempio di semplicità e raffinatezza della pasticceria italiana, celebrano la tradizione con gusto autentico: sono simili ai savoiardi ma molto più sottili e croccanti. Nel tempo, la loro fama si è diffusa come tipicità della tradizione piemontese. Sono poi diventati molto popolari in tutta Italia attraverso la loro versione industriale, i Pavesini.
Ricetta dei biscottini di Novara
Per circa 30 biscotti
240 g di farina 00
200 g di zucchero semolato
4 uova
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico di bicarbonato
sale
Preparazione 20 min, cottura 15 min + riposo
Monta in una ciotola con la frusta elettrica le uova con lo zucchero, la vaniglia e un pizzico di sale per almeno 15 minuti, fino a ottenere un composto chiaro e molto spumoso. Quindi incorpora a pioggia, poca per volta la farina setacciata con un pizzico di bicarbonato, mescolando l’impasto con una frusta, affinché non si formino grumi.
Trasferisci l’impasto ottenuto all’interno di una tasca da pasticciere con bocchetta liscia da circa 2 cm e crea i biscottini, formando tante striscioline lunghe circa 7 cm sulla placca foderata con carta da forno, ben distanziate fra loro.
Lascia riposare i biscotti per circa 15 minuti, quindi cuocili in forno già caldo a 220° per 5 minuti. Sfornali, girali con molta delicatezza, lasciali raffreddare, poi mettili a essiccare per 10 minuti a 80°, per conferirgli una maggiore friabilità. Conservali in scatole di latta a temperatura ambiente.
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