Rispetto all’anno di riferimento del Protocollo di Kyoto, il 1990, l’Italia ha ridotto i gas serra del 11,4%.
Gas serra: tagli che fanno bene
Nel 2012 nel nostro Paese le emissioni totali di gas serra – espresse in CO2 equivalente – sono diminuite del 5,4% rispetto al 2011 e dell’11,4% rispetto al 1990, anno di riferimento per il Protocollo di Kyoto. Questi sono alcuni dei dati dell’inventario nazionale delle emissioni in atmosfera dei gas serra presentato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) nell’ambito della Convenzione quadro per i cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, l’Unfccc (United Nations Framework Convention on Climate Change).
La diminuzione è conseguenza sia della riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali a causa della crisi che ha anche delocalizzato alcuni settori produttivi, sia della crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico ed eolico) e di un incremento dell’efficienza energetica.
Tra il 1990 e il 2012 «le emissioni di tutti i gas serra considerati dal Protocollo di Kyoto sono passate da 519 a 460 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; variazione ottenuta principalmente grazie alla riduzione delle emissioni di CO2, che contribuiscono per l’84% del totale e risultano nel 2012 inferiori del 4,6% rispetto al 1990» (fonte Ispra).
Settori imprescindibili
I settori più importanti sono quelli della produzione di energia e dei trasporti che contribuiscono alla metà delle emissioni nazionali di gas climalteranti. Rispetto al 1990 nel 2012 le emissioni delle industrie energetiche sono diminuite dell’8% a fronte di un aumento della produzione di energia termoelettrica da 178,6 Terawattora (TWh) a 217,6 TWh, e dei consumi di energia elettrica da 218,7 TWh a 307,2 Twh.
Sempre nel periodo 1990-2012 le emissioni energetiche dal settore residenziale e servizi sono aumentate dell’8,2% mentre le emissioni del settore dell’industria manifatturiera sono diminuite del 36,8% rispetto al 1990.
Per il settore dei processi industriali nel 2012 le emissioni sono diminuite del 26,5% rispetto al 1990 e le emissioni dal settore dell’agricoltura sono diminuite del 16% tra il 1990 e il 2012. Alcuni settori come trasporti o refrigerazione hanno subito incrementi che però sono stati ben compensati, specie sul fronte dell’efficienza.
Nella gestione e trattamento dei rifiuti le emissioni sono diminuite del 17,5%, e sono destinate a ridursi ancora nei prossimi anni mentre si spera in un sempre maggiore incremento delle fonti di energia rinnovabile entro il 2020.
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