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Il pompelmo è un frutto originario dell’estremo Oriente, voluminoso e di forma globosa, che ha il pregio di essere privo di semi. Il suo gusto amarognolo lo rende particolarmente interessante e adatto anche a preparazioni salate

Il pompelmo tra dolce e salato

Due le varietà più diffuse: giallo, molto ricco di vitamina C e con proprietà digestive antisettiche, toniche e diuretiche. La variante rossa o rosata è invece più dolce e contiene anche vitamina A e sostanze anti invecchiamento.

Sceglilo così

Acquistalo con la buccia tesa, lucida e brillante, dalla consistenza soda e priva di grinze o macchie scure. Scegli i frutti che danno la sensazione di essere molto pesanti rispetto al loro volume: è indice di una polpa particolarmente ricca di succo.

Consumalo preferibilmente al naturale, tagliato a metà ed estratto con l’apposito coltello. Un bicchiere di spremuta fresca è un ottimo inizio per la prima colazione: ricorda però che il pompelmo non ha proprietà dimagranti, ma nelle diete viene preferito e associato ad altri alimenti perché contiene pochi zuccheri e fornisce scarse calorie. Per la sua acidità è però controindicato per chi soffre di stomaco.

Come lo usi

Il pompelmo è ottimo nelle insalate e nei cocktail di frutta, e ha un sapore da sperimentare con ricette insolite: per il suo gusto leggermente amarognolo, si utilizza anche come accompagnamento per molti piatti salati a base di carne, crostacei o salmone affumicato e salumi. Classico anche l’antipasto all’americana estivo: spicchi tagliati al vivo disposti in una ciotola con cubetti di ghiaccio e irrorati con vodka o gin.

Per servirlo, taglia il frutto a metà, poi incidi la polpa con l’apposito coltellino ricurvo con i bordi seghettati, inserendolo tra la polpa e la buccia seguendo la curvatura, poi stacca gli spicchi dalla membrana. Se vuoi, puoi anche spellarlo al vivo: elimina le calotte alle estremità, mantenendo il pompelmo in posizione verticale, e taglia la buccia in profondità con un coltellino, arrivando alla polpa viva. Infila la lama fra la polpa e la pellicina di ciascuno spicchio e, spingendolo verso l’alto, staccalo dalla membrana che lo riveste.

 

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