Carne rossa in estate? Sì
A volte il caldo è grande nemico del mangiar bene, soprattutto in estate si preferiscono pietanze fredde e veloci, principalmente a base di frutta e verdura, che non implicano l’uso dei fornelli. Partendo da questi presupposti, la carne spesso non è considerata come protagonista dei piatti estivi anche se è strettamente consigliabile mangiarla in estate non solo perché gustosa ma anche perché, se di qualità, risulta molto digeribile e ricca di sostanze nutritive indispensabili.
Estate o inverno che sia, quindi, la carne rossa è un ingrediente importante in una dieta equilibrata, ma gli italiani quanta ne consumano? Nel nostro paese, sono molti gli appassionati della carne bovina che, come dimostrano i dati ISTAT – Istituto Nazionale di Statistica, scelgono di consumarla almeno qualche volta a settimana.
Gli italiani e la carne
La ricerca ha dimostrato come, nel 2023, il consumo maggiore di carne si è avuto in Sicilia (70,3%), un dato importante se letto insieme al dato che riguarda l’interesse del consumo sulle Isole il cui totale è pari al 67,6%. Anche se il consumo della carne bovina in Italia rimane alto, al Nord il consumo cala leggermente arrivando a un 57,7% (in calo anche rispetto al 2022 dove il consumo era stimato al 58,8%).
Nell’area settentrionale, tra le regioni che consumano maggiormente questo ingrediente c’è la Valle d’Aosta (67,1%) seguita subito dopo dal Piemonte (64,8%). I consumi identificati dall’ISTAT, mostrano un allineamento tra i consumi nel centro (61,9%) e nel sud (64,9%) della penisola e vedono rispettivamente come regioni che maggiormente consumano questo prodotto la Toscana (63,4%) e la Campania (69,1%).
Per le preparazioni estive a base di carne, sono sufficienti pochi ingredienti l’importante è utilizzare una carne ‘buona per natura’, ora anche Igp, come quella irlandese. La Commissione Europea ha recentemente riconosciuto lo status di Indicazione Geografica Protetta (Igp) all’Irish Grass Fed Beef. La certificazione Igp premia l’esperienza delle aziende agricole locali e il contributo dei rigogliosi pascoli irlandesi nella produzione di una carne di qualità.
Pascoli ed erba verde
Grazie all’alimentazione degli animali che seguono una dieta composta per almeno il 90% da erba, facilitata dalla conformità del territorio e dai venti che lo circondano, la carne irlandese presenta il caratteristico ‘golden fat’, ovvero un succulento grasso dorato, dato dal betacarotene presente nell’erba di cui si cibano gli animali, che ricopre e penetra all’interno di una polpa color rosso borgogna.
Inoltre, in Irlanda, gli animali pascolano all’aperto per un minimo di 220 giorni all’anno durante la loro vita e ciò conferisce alla carne una marezzatura ottimale che contribuisce ad ammorbidire le fibre muscolari durante la cottura e a mantenere i succhi della carne, impendendo che si secchi, rendendola quindi perfetta da consumare anche fredda durante la stagione estiva.
A proposito di Bord Bia
Bord Bia, Irish Food Board, è un ente governativo dedicato allo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti alimentari, bevande e prodotti ortofrutticoli irlandesi. Lo scopo di Bord Bia è quello di promuovere il successo dell’industria food & beverage e dell’orticoltura irlandese attraverso servizi di informazione mirati, la promozione e lo sviluppo dei mercati. Nel 2023 le esportazioni dell’industria food & beverage irlandese sono arrivati a quota 16.3 miliardi di euro. L’Italia rappresenta uno dei mercati più importanti per l’export di manzo irlandese in Europa con scambi valutati, nel 2023, a 234 milioni di euro.
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Foto Ufficio Stampa
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