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Dal 20 marzo al 31 agosto 2014 alle Scuderie del Quirinale a Roma sono in mostra i capolavori assoluti della tormentata pittrice messicana. 

Dal Messico con furore: Frida Kahlo

La mostra romana (curata da Helga Prignitz-Poda) indaga l’artista messicana nel suo rapporto con i movimenti artistici dell’epoca, dal Modernismo messicano al Surrealismo internazionale, analizzandone le influenze sulle sue opere. Frida Kahlo fu infatti il simbolo dell’avanguardia e dell’esuberanza artistica della cultura messicana del Novecento. Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón diceva di essere nata nel 1910, anno di inizio della Rivoluzione (in realtà nasce il 6 luglio 1907 a Coyoacán, Città del Messico).

Una pittura originalissima

I suoi dipinti non sono soltanto lo specchio di una vita segnata dal terribile incidente in cui fu coinvolta all’età di 17 anni, ma una riflessione sulle trasformazioni sociali e culturali che avevano portato alla Rivoluzione e che a essa seguirono. Attraverso il suo spirito ribelle, reinterpretò il passato e le tradizioni indigene fondendo il suo l’immaginario artistico con i codici di colore e i simboli della cultura popolare messicana.

Movimenti artistici dell’epoca

Lo studio della sua opera permette di capire l’intreccio delle dei movimenti culturali internazionali che attraversarono il Messico in quel tempo: dal Pauperismo rivoluzionario all’Estridentismo, dal Surrealismo a quello che più tardi prese il nome di Realismo magico. Per questa ragione il percorso espositivo accoglie, accanto ai lavori di Frida Kahlo, anche una selezione di opere degli artisti attivi in quel periodo a partire dal marito Diego Rivera, che tanto peso ebbe nella sua vita.

Mostra fondamentale

La mostra alle Scuderie del Quirinale presenta l’intera carriera artistica della Kahlo riunendo i capolavori dei principali nuclei collezionistici, raccolte pubbliche e private, provenienti da Messico, Europa e Stati Uniti. Oltre 40 capolavori, tra cui l’Autoritratto con collana di spine e colibrì del 1940, per la prima volta esposto in Italia, o l’Autoritratto con abito di velluto del 1926, dipinto a soli 19 anni ed eseguito per l’amato Alejandro Gòmez Arias.

Una selezione di disegni completa il progetto, compreso il bozzetto per “Henry Ford Hospital” del 1932, il famoso corsetto in gesso – che tenne Frida prigioniera negli ultimi, difficili anni della sua malattia e che l’artista decorò con una serie di simboli dipinti – e una rassegna di fotografie.

 

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