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Il Premio Casato Prime Donne 2025 a Montalcino celebra Darya Majidi, con una edizione interamente dedicata all’Intelligenza Artificiale e al ruolo che questa riveste nell’odierna organizzazione della società. 

Il Premio Casato Prime Donne 2025

Darya Majidi, imprenditrice italo-iraniana, è una Prima Donna 4.0: massima esperta nazionale sulla diffusione delle competenze dell’Intelligenza Artificiale per contrastare il gender gap, nonché pioniera della prima spin off sull’applicazione dell’IA alla neurologia creata da una donna e selezionata da Linkedin fra le 200 Top voice mondiali sull’Intelligenza Artificiale come unica donna italiana della lista. 

Da anni si batte su più fronti per dare una spinta a ridurre quel divario che il Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum – che ogni anno misura i progressi fatti dalle donne su quattro fronti: economia, istruzione, salute e politica – stima con una tempistica di raggiungimento di parità in circa 120 anni. 

Il Premio a Darya Majidi

“Grazie al contributo di Darya – commenta Donatella Cinelli Colombini – abbiamo capito l’importanza dell’IA non solo per la società di oggi ma anche per le donne. Negli ultimi mesi abbiamo notato una reazione molto diversa nei centri di formazione con cui abbiamo collaborato: alcuni vivono l’IA in modo molto sereno, altri come una minaccia. Ai giovani voglio dire di non avere paura, perché l’uomo ha affrontato tanti cambiamenti nel corso della sua storia e conoscere l’IA è il primo modo per l’uomo di evolvere con il mondo che lo circonda.” 

“Con grande orgoglio ricevo oggi questo premio – dichiara Darya Majidi – e l’auspicio è che possa contribuire a mettere in evidenza la criticità che stiamo vivendo in questo momento. Siamo in mano a tecnocrazie, le grandi aziende ci controllano ed è allarmante sapere che in questo momento storico il 90% delle IA che usiamo sono in mani americane o cinesi.

In questo contesto, è più che mai importante sottolineare e valorizzare il ruolo delle donne, che non possono essere lasciate indietro”. In Italia oggi lavora solo il 53% delle donne, contro il 70% in Europa. Nel lavoro tecnologico in particolare, solo il 13% ha una guida femminile e ciò ci conferma che la tecnologia che può cambiare il mondo è quasi totalmente in mano maschile. 

Donne e tecnologia

Nel rapporto tra IA e l’universo femminile poi, si deve sottolineare che esiste anche un “gender pay gap” dipendente dalla scarsa presenza femminile nelle facoltà scientifiche.  “Per la mia esperienza – aggiunge Cinelli – posso affermare che quel “gender pay gap” nel mondo del vino è meno grave rispetto ad altri settori. La differenza di retribuzione è infatti minima e può dipendere dal fatto che ivi la parità di genere è asimmetrica”.

Le donne rappresentano il 14% in vigna e cantina, dato confermato anche da Assoenologi, ma nel commerciale sono il 51%, nell’accoglienza turistica il 76%, nel marketing e comunicazione l’80%. “Forse usando l’IA – conclude – questo 4% che ci divide dal tetto di cristallo si può colmare. Il mio auspicio oggi è che lavorando tutti insieme, ognuno nel proprio settore, ci riusciremo”. 

Territorio e arte

Durante la cerimonia, a cui hanno partecipato molte istituzioni tra cui il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Giacomo Bartolommei, è stata anche letta la dedica di Darya Majidi al Premio: “Con Competenze, Cuore e Coraggio, le donne creeranno un mondo migliore” , che sarà incisa su un cippo che entrerà a far parte del percorso meditativo nella tenuta del Casato Prime Donne in cui si uniscono opere d’arte e messaggi.

Come da tradizione del Premio infatti, ad ogni dedica si accompagna un’opera d’arte contemporanea installata sulle colline della fattoria di Montalcino.  Nel 2025, autrice dell’opera denominata “Ciclo infinito – Endless cycle” è Giulia Lapenta, che con esso intende lanciare un messaggio di auspicio per arrivare a una perfetta armonizzazione tra uomini, natura ed intelligenza artificiale. 

Il Premio ai giornalisti

Il Premio Casato Prime Donne 2025 ha premiato anche due professionisti del giornalismo che hanno dato un fattivo contributo alla divulgazione di Montalcino, del suo territorio e dei suoi vini, come Lara Loreti con il Premio “Io e Montalcino” per l’articolo intitolato “Brunello di Montalcino: 5 cantine da non perdere”, ovvero un affresco del Brunello con i suoi luoghi, storie e personaggi raccontati con un avvincente storytelling, pubblicato ne “Il Gusto” de “La Repubblica”.

E Giorgio Dell’Orefice, vincitore del Premio Consorzio Brunello di Montalcino per gli articoli “Toscana: la produzione di Rosso di Montalcino punta al raddoppio”, “Benvenuto Brunello in Florida, Texas e Virginia: + 19% nelle vendite” pubblicati ne “Il Sole 24 ore”; interessante panoramica sui dati di una realtà produttiva e commerciale di eccellenza come quella dei vini di Montalcino.

Incubatore di talenti

Riconoscimenti sono stati poi consegnati alle giovani promesse dell’incubatore di talenti quale il Premio Casato Prime Donne si presenta. Oltre alla giovane scultrice Giulia Lapenta che ha realizzato l’installazione artistica a corredo della dedica della vincitrice, sono stati premiati anche gli studenti del Corso di Alta Formazione in pasticceria di Scuola Tessieri – Atelier delle Arti Culinarie, che hanno realizzato la torta “Tierra!” per la Prima Donna 2025, e le tre allieve di LAO Le Arti Orafe Jewellery School di Firenze ovvero Camilla Radaelli, Martine Monciatti e Maria Ludovica Vippolis, autrici di alcuni esemplari di gioielli ispirati al tema dell’Intelligenza Artificiale con i quali sono state omaggiate la vincitrice Darya Majidi e le giurate del Premio. 

 

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Foto Ufficio Stampa