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I piccoli tondini di carta colorata che si lanciano in aria in occasione del Carnevale condividono il nome con una nota pianta aromatica da secoli utilizzata nella cucina orientale e occidentale. Coincidenza? L’origine dell’usanza risale al Rinascimento, quando si glassavano semi di coriandolo con lo zucchero per poi lanciarli sulla folla in festa. Dato il prezzo elevato, i semi sono stati presto sostituiti prima da palline di gesso e successivamente da pezzettini di carta, che ancora oggi si chiamano coriandoli.

Il coriandolo: Carnevale in cucina

Spezie ed erbe aromatiche hanno dato un grande contributo allo sviluppo del gusto culinario. Fanno parte della storia gastronomica mondiale, oltre che della medicina, e in un certo senso anche dell’economia: un tempo così preziose e ricercate da poter essere considerate una valida moneta di scambio commerciale, come nella Venezia del XI secolo.

Il coriandolo fa parte della numerosa famiglia delle piante aromatiche, specie orticole che spesso crescono spontaneamente e delle quali si utilizzano fondamentalmente le foglie fresche o essiccate.

Come tutte le erbe aromatiche, il coriandolo consente di insaporire i piatti limitando l’uso del sale, del quale è sempre meglio non abusare e attraverso il gusto e l’olfatto stimola la digestione. Ricco di minerali e vitamine, il coriandolo si usa spesso per aromatizzare selvaggina, salse, salumi e biscotti ma anche liquori e aperitivi.

Aroma inconfondibile

Chiamato anche prezzemolo cinese, è una delle piante aromatiche più popolari in Cina, dove si gusta in zuppe, carni, pesci e verdure, sfruttando il suo aroma o anche solo a scopo decorativo. Nella tradizione orientale si consuma fresco o se ne utilizzano i semi, interi e in polvere.

Oltre che come pianta aromatica, è da sempre apprezzato anche come pianta medicinale, in particolare per i problemi legati allo stomaco e alla digestione. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità: gli egiziani lo usavano per le offerte votive mentre i romani lo mescolavano a sale e aceto per condire le pietanze e conservare più a lungo gli alimenti.

Il coriandolo è una delle erbe più usate nella cucina indiana, per esempio nella preparazione di curry e garam masala. Usato moltissimo anche in Marocco, Egitto, Europa centrale e Messico, purtroppo non è altrettanto popolare in Italia, dove è impiegato più che altro nella preparazione di insaccati e amari digestivi. Non c’è occasione migliore, ora che si avvicina il Carnevale, per ricordare le sue proprietà benefiche e le sue potenzialità culinarie.

 

 

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