Estate da bere: i trend alcolici 2022 svelati da Partesa. Ecco cosa berranno gli italiani. Complici le giornate più lunghe, il bel tempo e la spensieratezza, l’estate è il periodo di maggiore socialità, e riunirsi con i propri amici è d’obbligo. Quale miglior modo per dare un po’ di brio alla serata che fare un bel brindisi? 

Luglio col bere che ti voglio…

In un’analisi condotta da Partesa, società specializzata nei servizi di vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale Ho.Re.Ca, è emerso che quest’estate gli italiani non saranno orientati verso un tipo di alcolico in particolare, ma sceglieranno sempre sotto il segno di tre principi: qualità, diversificazione e identità. 

Dall’aperitivo coi colleghi alle serate con gli amici

«Il fuoricasa italiano sta cambiando forma, adattandosi a un nuovo pubblico di italiani che, dopo due anni di restrizioni, sta tornando a uscire e incontrarsi. Un’evoluzione che vede i gestori impegnati a cogliere e sfruttare le nuove occasioni del momento per consolidare la ripresa”, spiega Massimo Reggiani, ad di Partesa. Secondo uno studio recentemente commissionato dall’Osservatorio Birra all’Istituto Piepoli, a cui Partesa ha collaborato, l’offerta dei locali si è adattata alle nuove esigenze dei consumatori, offrendo il servizio di delivery e di asporto e coprendo sempre più occasioni di consumo, dall’aperitivo al drink dopo cena. “Le bevande preferite – continua – sono vino, spirits e birra. Il consumo di quest’ultima è particolarmente cresciuto, e salirà ancora notevolmente nei prossimi 5 anni.”

Massimo Reggiani

Bionda o rossa, l’importante è che sia di qualità

 Anche quest’anno si riconferma un trend nato durante i mesi di lockdown, ovvero quello delle birre in bottiglia, facili da trasportare con l’asporto e la consegna a domicilio. Molte aziende hanno per questo ampliato la propria offerta, portando sul mercato birre in bottiglia tutte nuove. Per esempio, Birra Moretti ha lanciato la Filtrata a freddo, il cui vetro della bottiglia impedisce alla luce di alterare il profilo organolettico del prodotto. Un’altra bottiglia che vedremo spesso quest’estate è quella della Birra Messina Cristalli di Sale, lager non filtrata che, grazie ai cristalli di sale di Sicilia nella ricetta, regala un gusto morbido, fine ed equilibrato. 

Ma anche le birre in lattina non sono da meno, grazie al loro formato pratico e comodo da trasportare e grazie alla facilità con cui si può riciclare l’alluminio. In cerca di una novità? La Heineken Silver, lager premium dal gusto (4% ABV), prodotta a -1°C e dal retrogusto meno amaro, in formato di lattina da 33 cl o bottiglia da 50 cl è sicuramente da provare. Infine e a sorpresa, cresce il consumo di birra alcol free, all’insegna del bere responsabile, tema su cui gli italiani stanno dimostrando una grandissima sensibilità La chiave di volta per comprendere la popolarità di queste birre sta nella loro unicità, nell’essere un prodotto fresco e diverso che raccoglie specialmente l’approvazione dei giovani.

Gli italiani sono più colti in fatto di vino 

Ormai il popolo dei wine lovers si è fatto colto, guidato da curiosità e ricerca di novità. I mesi del lockdown sono serviti a molti per farsi una cultura enologica e così, adesso non si beve senza cognizione di causa, ma si sfruttano tutte le opportunità per provare nuove etichette e per scoprire produttori di nicchia. Piccole cantine diventate note anche grazie ai social media, che pur senza un nome importante alle spalle, offrono al consumatore un prodotto eccellente. Del resto, sempre più spesso gli italiani sanno esattamente cosa cercano dal bicchiere: conoscono le denominazioni e i vitigni più vicini ai loro gusti e li sanno abbinare ai piatti che scelgono di mangiare. 

In particolare sono molto apprezzati i vini in purezza, che meglio sanno esprimere tutte le sfumature del vitigno e del territorio in cui sono nati. Non a caso, tra le new entry del portfolio vini Partesa, spiccano vini come Pian di Stio, un fiano fresco sapido della campana San Salvatore 1988, il Pinot Nero di Plonerhof (Alto Adige) con le sue note di frutta rossa e i tannini vellutati, o ancora Vulcano 800, il Metodo Classico Brut Rosé di Terra dei Re, che ben si accompagna a piatti di pesce e carpacci. E per gli amanti delle bollicine? Non mancano gli Champagne firmati Eric Taillet – dal Bastionensi Extra Brut per aperitivi e picnic estivi al Blanc de Meunier Exclusiv’t da provare con il dessert – e i vini di H. Cuvelier & Fils, a partire dallo Chateau Léoville Poyferré, perfetto con carni rosse.

Sì agli spirits, dal bar al ristorante 

Anche gli spirits sono molto apprezzati dagli italiani, che prestano maggiore attenzione a temi come miscelazione, localismo e attenzione all’artigianalità. I cocktail sono i più ordinati, non solo in bar e locali, ma anche in pizzerie e ristoranti. Fra loro, il gin la fa da padrone, frequentemente in abbinamento a vermouth e bitter. I consumatori si fanno guidare soprattutto dal brand e da una crescente attenzione alla territorialità e agli ingredienti utilizzati per la distillazione, mentre i gestori dei locali ampliano la loro offerta con prodotti versatili nella miscelazione, di buona qualità e accessibili. Per esempio, quelli di Liq.ID, la linea che riunisce gli spirits private label di Partesa (Upper Spritz, dry gin, due varianti di rhum e quattro di vodka).

Insomma, non importa quale, l’importante è che sia di ottima qualità e che abbia una storia da raccontare mentre lo si sorseggia. Salute!

 

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