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Noto fin dai tempi più antichi, sembra che il cetriolo crescesse selvatico nelle regioni ai piedi dell’Himalaya, ma c’è chi lo ritiene originario dell’Africa: gli antichi egizi già lo coltivavano e attraverso loro passò a greci e a romani, che lo apprezzavano molto.

Le nobili origini del cetriolo

Il cetriolo è il frutto di una pianta erbacea, in realtà una bacca detta scientificamente ‘peponide’, che matura a scalare durante tutta l’estate. Ha toni che spaziano dal verde intenso al bianco, dimensioni variabili e buccia liscia e bitorzoluta.

La polpa è soda e bianca, spesso priva di semi al centro: quando i frutti sono troppo maturi e grossi, risultano acquosi e perdono gran parte del loro sapore. Il cetriolo di forma affusolata è generalmente più amaro rispetto a quello di forma cilindrica.

Quando lo acquisti assicurati che il cetriolo sia molto fresco: deve essere duro al tatto, turgido e senza la minima traccia di grinze o appassimento alla superficie. In generale è anche bene acquistarlo piccolo, cioè giovane: in questo modo i semi centrali saranno quasi invisibili e il cetriolo si potrà consumare intero.

Protagonista della tavola estiva

Nella tradizione gastronomica italiana i cetrioli si usano di solito crudi nelle insalate miste, semplicemente sbucciati e affettati, e secondo le esigenze estetiche delle preparazioni vengono tagliati a fettine o a rondelle. Ricette di altra origine, soprattutto mediorientale, spagnola e francese, hanno però avuto successo e diffusione in anni recenti. In quelle in cui entra in composizione con altre verdure, come per esempio il gazpacho andaluso, lo si impiega direttamente.

Come si cucina

Per pulirlo, elimina la buccia, che è dura e indigesta, poi taglialo a fette o filetti il più possibile sottili con un pelapatate o una mandolina. Per eliminare l’eccesso di acqua di vegetazione e l’amaro, disponi le fettine a strati dentro un colapasta e spolverizza ciascuno strato con poco sale fino. Fai riposare per un’ora, così il cetriolo perderà parte dell’acqua di vegetazione e il sapore amarognolo: a questo punto, sciacqua sotto acqua fredda e utilizzalo.

Ricorda però che questo trattamento toglie al cetriolo la caratteristica croccantezza. Se vuoi utilizzarlo cotto, sbuccialo, liberalo dei semi e taglialo a pezzi regolari, poi scottali per 2 minuti in acqua bollente salata.

 

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