Gli italiani sono sempre più propensi a sperimentare con la cucina vegana. È quanto rivela una ricerca di mercato di JustEat in collaborazione con BVA Doxa, che ha indagato i motivi di questa tendenza e le implicazioni per il mondo della ristorazione, in occasione del Veganuary, il mese dedicato all’alimentazione vegana.

Italiani e cucina vegana: non solo a Veganuary

Anno nuovo, vita nuova, dice il proverbio. E per molti, dopo gli stravizi di gola delle feste, voler adottare nuove abitudini alimentari non è da meno. A gennaio in particolare ricorre Veganuary, l’iniziativa che invita a seguire una dieta vegana per tutto il mese e che, nel 2021, ha raccolto ben 5 milioni di adesioni. In occasione della 9° edizione di Veganuary, JustEat, colosso del cibo da asporto, in collaborazione con BVA Doxa, ha condotto una ricerca di mercato, dalla quale è emerso che il nostro Paese è sempre più propenso a tagliare il consumo di derivati animali e a sperimentare con la cucina veg. 

Cosa pensano gli italiani della cucina vegana?

I dati raccontano che, negli ultimi anni, 2 italiani su 3 hanno ridotto il consumo di derivati animali, sia per motivi di salute (45%), che per ridurre l’impatto sull’ambiente (28%). Sempre per queste ragioni, più della metà degli intervistati loda una dieta vegana e considera favorevolmente l’idea di farla propria: il 20% l’ha già sperimentata, il 36% si è dichiarato disposto a provarla per un breve periodo di tempo (3-6 mesi) e il 14% la seguirebbe per almeno un anno. 

A casa e al ristorante

Acquistare prodotti vegani è sempre più facile e, tra gli intervistati, il 39% li ha comprati almeno una volta al supermercato, mentre circa la metà di chi non lo ha mai fatto si ritiene comunque favorevole a provarli. Dai formaggi ai sostituti della carne (come hamburger e macinato di origine vegetale), le opzioni non mancano, e ci sono numerose ricette con le quali sbizzarrirsi (come la maionese vegana , la quinoa con funghi brasati, broccoli e spinacini  o le zucchine tonde farcite con quinoa alla curcuma). Non è quindi una sorpresa che la cucina vegana si stia affermando sulle nostre tavole e non solo. Cresce anche il numero di ristoranti specializzati, così come la presenza di piatti vegani nei menù di ristoranti non specializzati, come McDonald e Wagamama. 

E il delivery?

L’anno scorso, la richiesta di piatti vegani da asporto è cresciuta del 67%. L’offerta si è quindi adattata, proponendo la versione veg di piatti molto popolari, come pizza, sushi e pokè. Per quanto riguarda le città dove si ordina di più, Roma è in testa, seguita da Bologna e Milano. Da questi dati si evince che in Italia non c’è solo gennaio per seguire una dieta vegana, che diventerà sempre più presente nella nostra cucina.

Fonti:

Ricerca condotta da BVA Doxa per Just Eat a dicembre 2021 su un campione rappresentativo della popolazione italiana attraverso 893  interviste CAWI (Computer Assisted Web Interviewing)

Veganuary End of campaign report (https://veganuary.com/wp-content/uploads/2021/02/End-of-Campaign-Report-2021-Veganuary.pdf)

 

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