elefanti

Finalmente anche l’Unione Europea si muove contro il traffico di avorio e ha compiuto un primo passo contro  il traffico di tutte le specie selvatiche a rischio di estinzione, ma soprattutto di avorio e di corni di rinoceronte.

L’Europa degli elefanti

Dopo l’escalation dei massacri di elefanti e rinoceronti in Africa l’anno scorso, la Commissione europea ha deciso di lanciare una consultazione pubblica per trovare soluzioni più efficaci per contrastare un commercio fuorilegge gestito dalla criminalità organizzata e che può contare su un giro d’affari stimato in almeno 19 miliardi di dollari l’anno.

Dopo contraffazione, traffico di esseri umani e droga, questo infatti è il quarto business criminale al mondo. Proprio l’Europa è uno dei principali mercati, oltre che tappa obbligata verso l’Asia.

Business senza fine

Solo lo scorso anno in Sud Africa sono stati uccisi oltre mille rinoceronti contro i 13 del 2007. «Il traffico di specie selvatiche dà un colpo terribile alla biodiversità: dobbiamo trovare il modo di agire in maniera più decisa», ha detto il commissario europeo all’ambiente, Janez Potocnik.

La consultazione è un primo passo verso una grande svolta nell’approccio europeo. L’Ue è attiva da anni nella lotta contro bracconieri e trafficanti di specie selvatiche e negli ultimi trent’anni ha speso oltre 500 milioni di euro per la conservazione della biodiversità in Africa.

In ogni caso ciascuno di noi può fare qualche cosa rinunciando all’acquisto di prodotti in avorio, sia per uso religioso (rosari e arredi sacri) che personale (gioielli e complementi d’arredo). La consultazione Ue è online fino al 10 aprile, in vista di una revisione generale di regole e misure.

 

 

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(Immagine: persbaglio.ilcannocchiale.it)