Presentata la nuova veste aziendale Colterenzio: a partire dall’annata 2013 le bottiglie vestiranno nuove raffinate etichette mentre il logo aziendale è stato modernizzato.
Colterenzio celebra il logo rinnovato
Colterenzio ha deciso di rifarsi il trucco. Per celebrare il risultato dell’ottima annata 2013 con una vendemmia superiore alla media e una qualità molto promettente, la nuova grafica vuole trasmettere la filosofia della cantina, il forte legame della con le tradizioni, la propria storia e il territorio d’appartenenza. Non a caso da sempre il logo rappresenta una torre, simbolo ben noto in Alto Adige riconoscibile negli 800 castelli e fortificazioni della zona.
L’Alto Adige è un territorio unico dove s’incontrano Nord e Sud, il mondo tedesco e quello italiano, il tutto in un clima singolare tra Mediterraneo e Alpi. Una simbiosi armoniosa che genera un microcosmo ideale per vini autentici e di carattere.
In particolare, la zona di Cornaiano è dove Colterenzio ha trovato il luogo ideale per coltivare le sue viti: grazie alla protezione delle Alpi, le mille e 800 ore di sole all’anno, i venti del lago di Garda e le calde giornate, è possibile realizzare una produzione di una vasta gamma di uve di primissima qualità in tutti i vigneti.
L’unione fa la forza
Cantina Colterenzio nasce dall’unione di 28 piccoli vignaioli nel 1960. L’azienda altoatesina, che ora conta 300 viticoltori, rappresenta l’anello di congiunzione tra passato e presente, tra l’esperienza delle tradizioni di una volta e la dedizione degli imprenditori di oggi. La loro produzione vede nel rispetto per l’ecosistema e la valorizzazione dei singoli vitigni il proprio punto di partenza: le nuove tecnologie si integrano con le buone pratiche di campagna.
L’utilizzo di concime organico e il ricorso ad antiparassitari naturali, conservano la fertilità del terreno e migliorano la qualità delle uve: usando sempre e solo metodi naturali e sostanze eco compatibili per i trattamenti si realizza una viticoltura di qualità.
Attenzione all’ambiente
Da sottolineare anche come Colterenzio porti avanti un progetto di sostenibilità ambientale non solo in campagna ma anche in cantina. La sede principale è stata completamente ristrutturata dando ampio spazio all’arte, grazie alla reinterpretazione del territorio da parte di architetti e artisti locali, e ispirandosi a criteri di compatibilità ambientale.
Per tutti i processi si usano di energie pulite, per il 30% con il calore del sole, attraverso pannelli fotovoltaici installati al di sopra della zona ricezione uve, e per il restante 70% con la forza dell’acqua, attraverso una centrale idroelettrica che poi immette l’energia prodotta nella rete pubblica.
L’attenzione ai dettagli e la continua ricerca della massima qualità si vede anche dai prestigiosi riconoscimenti attribuiti negli ultimi tempi ai vini Colterenzio, tra cui gli ambitissimi “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso per il Cabernet Sauvignon Lafóa 2010, i “Due Bicchieri” per il Gewürztraminer Atisis 2011 e per il Sauvignon Lafóa 2011, l’Oscar Berebene per il Vernatsch Menzenhof 2012.
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